Per la scienza grafologica è molto difficile valutare con certezza bambini di prima e seconda elementare riguardo ad eventuali difficoltà come la disgrafia o disortografia, perché una corretta osservazione va fatta nel momento in cui il gesto si è almeno in parte automatizzato. Senza dimenticare che appena entrano a scuola ai bambini viene insegnato il carattere stampato maiuscolo poi lo script (carattere di stampa) e solo in ultimo il corsivo, quindi è comprensibile come possano esserci delle confusione e delle maldestrità iniziali che proprio perché sono iniziali vanno valutate nel tempo senza etichettare o allarmare i genitori alle minime difficoltà.
Vorrei inoltre porre l’attenzione sul fatto che i bambini molto spesso non hanno adeguatamente sviluppato nella scuola materna, quella che è una capacità fondamentale, non solo per la scrittura in corsivo ma per tutto l’intero processo dell’apprendimento che include la comprensione la produzione e l’analisi del testo e non per ultimo, la capacità di ragionare specifica per l’area logico-matematica, cioè “LA MOTRICITA’ FINE”.
Pubblicato in: Grafologia facile ed.Sprea